Il movimento che si realizza porta sul muscolo una tensione continua dall’inizio alla fine senza punti morti. Regolando l’altezza del sedile è possibile coinvolgere più direttamente i fasci del Grande pettorale superiori, medi, bassi. Possiede due paia di impugnature per consentire variabili sostanziali di allenamento e la localizzazione anche sul Grande pettorale medio basso (maniglie curve inferiori). Sistemando i fermi del R.O.M. con anticipo sulla massima distensione e con anticipo sulla posizione di partenza è possibile far eseguire l’allenamento per i Pettorali anche ai soggetti con accentuazione della cifosi dorsale, in questo caso la posizione di doppio mento si impone durante tutta l’esecuzione per evitare l’accentuazione della lordosi cervicale. Ovviamente non si deve appoggiare la testa allo schienale.
In alcuni soggetti è associata alla ipercifosi dorsale e alla iperlordosi lombare una retrazione del Piccolo pettorale unitamente ad un notevole accorciamento del Grande Dorsale e ad un ipotono del Grande dentato. Tale situazione comporta una sostanziale limitazione scapolo omerale, con incapacità a distendere le braccia verso l’alto senza flettere i gomiti ed inoltre è causa di una intra rotazione degli omeri con conseguente forte adduzione anteriore delle spalle, anche in posizione di riposo. E’ possibile risolvere tali problemi specie nei soggetti giovani mediante l’uso provvidenziale e adeguato del R.O.M. Infatti, usando le impugnature superiori con le mani in supinazione e sistemando i fermi del R.O.M. in modo da ridurre l’ampiezza del movimento nella fase terminale della distensione, e limitando l’ampiezza della fase di ritorno, è possibile gradualmente ridare la giusta lunghezza ai muscoli retratti del torace ed ottenere la derotazione dell’omero.
Nei casi di maggiore accorciamento si deve effettuare il movimento di spinta inspirando ed espirando nella fase di ritorno (effetto stretch dolce e graduale per evitare l’intervento dei fusi neuromuscolari); e controllare contemporaneamente l’assetto delle curve della colonna vertebrale; tenere durante l’azione dell’esercizio in adduzione le scapole, mantenendo le spalle basse ed il mento in retrazione. Inutile sottolineare che in questi casi l’esercizio deve essere adattato ad ogni singolo individuo. Un pedale di pre carica rende agevole la partenza e la fine dell’esercizio. Moderna ed elegante nella sua veste e nel design non tradisce le aspettative e si impone per le innovazioni sui mercati internazionali.
Controllare il movimento per prevenire e recuperare. Anche in palestra.
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