Sitting curl

SP210

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Sitting curl

Sitting Leg Curl è la macchina isotonica pensata per lavorare in modo preciso, sicuro e controllato sui muscoli posteriori della coscia, massimizzando la forza isolata.
La posizione seduta con anca flessa (~90°) pone il femorale in allungamento e rende più efficace la fase iniziale del gesto.
Lo schienale ergonomico e il bloccaggio anteriore stabilizzano il corpo, evitando compensi e perdita di postura.

Dotata di ROM Limiter, Sitting Leg Curl consente di limitare o personalizzare l’escursione articolare in base a livello, obiettivi e rigidità articolari.
Il ROM Limiter è utile per:

    • proteggere l’articolazione del ginocchio limitando l’estensione iniziale;
    • controllare la flessione finale ed evitare compensi lombari;
    • lavorare su porzioni specifiche del gesto (inizio, centro, fine);
    • programmare isometrie e tecniche ad alta intensità in sicurezza.

 

Questa macchina isotonica si adatta a obiettivi estetici, sportivi e riabilitativi.
L’opzione di lavoro monolaterale aiuta a correggere asimmetrie e a migliorare il focus neuromuscolare.
La postura vincolata protegge la colonna anche con carichi elevati, rendendo la sitting leg curl ideale in presenza di limitazioni motorie o rigidità articolari.

Plus principali

  • Allenamento mirato degli ischiocrurali in posizione seduta;
  • ROM Limiter per escursione personalizzata e sicura;
  • Stabilità e protezione lombare grazie alla postura bloccata;
  • Perfetta per forza isolata, simmetria, recupero e prevenzione.

Dispositivi tecnologici Integrati

ROM

Range of Motion limiter

Controllare il movimento per prevenire e recuperare. Anche in palestra.

Features Integrate

IM

Intuitive Motion

L’innovazione che si regola sul tuo corpo

TD

Timeless Design

L’arte del Design Italiano. Qualità e stile senza tempo

CSM

Compact Size Machine

La compattezza che aumenta i ricavi

Compatta e salvaspazio

Larghezza

141 cm

Profondità

92 cm

Altezza

172 cm

Peso

235 kg

Muscoli coinvolti

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FAQs

La Sitting Leg Curl è progettata per superare i limiti strutturali che caratterizzano la maggior parte delle macchine per femorali seduti presenti nei club generalisti. Una Leg Curl standard, per quanto diffusa, soffre quasi sempre degli stessi problemi: leva corta, bacino instabile, fulcro che non rispetta l’articolazione, escursione difficilmente controllabile e un gesto che la maggior parte degli utenti esegue male, con compensi lombari evidenti. La Sitting Leg Curl lavora in un modo completamente diverso. L’angolo d’anca viene mantenuto stabile intorno ai 90 gradi, il bacino non scivola mai grazie al sistema di bloccaggio coscia, e la curva di movimento rispetta davvero il profilo fisiologico del femorale. L’utente percepisce subito la differenza: il carico entra dove deve entrare, senza dolore alla zona lombare e senza la frustrazione di “non sentire” i femorali lavorare. Per il club questo si traduce in un vantaggio competitivo reale. Una macchina che permette di provare immediatamente la sensazione di lavoro corretto è una macchina che gli utenti ricordano, apprezzano e utilizzano con continuità. La Sitting Leg Curl comunica qualità tecnica, cura del dettaglio e un livello superiore nella scelta delle attrezzature. Non è una Leg Curl generica: è un argomento di vendita durante il tour, una prova tangibile che il club investe in biomeccanica di alto livello. In un mercato saturo di macchine standard, questa differenza diventa identità e valore.
Una delle variabili più sottovalutate nelle Leg Curl è l’angolo d’anca. La maggior parte delle macchine commerciali non permette una modulazione reale di questo parametro: l’utente si siede e viene costretto in un unico assetto, quasi sempre con il bacino libero di muoversi e con la colonna costretta a compensare. Il risultato è un gesto “sporco”, ripetibile solo in parte e percepito come scomodo. La Sitting leg curl parte dall’idea opposta: stabilizzare l’angolo d’anca è il punto zero per creare un vero isolamento femorale. L’allineamento del fulcro con il ginocchio, la seduta che impedisce traslazioni, la porzione di leva lunga e l’appoggio tibiale regolabile non sono estetica, sono biomeccanica pura. Significano che la tensione rimane sul femorale dall’inizio alla fine, senza dispersioni sul gastrocnemio, senza compensi lombari, senza rotazioni del bacino. Quando un club offre questo tipo di esperienza, sta offrendo professionalità. L’utente capisce che il movimento è intuitivo, stabile e sensato; il trainer non deve intervenire continuamente per correggere; l’esecuzione diventa più sicura e ripetibile. E un esercizio che si può spiegare in dieci secondi, che l’utente esegue bene al primo tentativo, è un enorme risparmio operativo per il club. Una macchina con angoli progettati scientificamente diventa una macchina che libera tempo ai trainer e aumenta la percezione premium della sala forza.
Molte Leg Curl permettono solo di regolare la posizione iniziale, e a volte neppure quella. È un limite enorme, perché il femorale è un muscolo che cambia comportamento in modo drastico a seconda del grado di allungamento e della tensione passiva. Avere un unico ROM fisso significa obbligare tutti gli utenti allo stesso gesto, indipendentemente da mobilità, forza, eventuali fastidi al ginocchio o differenze tra lato destro e sinistro. La Sitting Leg Curl, invece, introduce un’idea moderna: controllare in modo indipendente l’apertura (inizio movimento), la chiusura (fine movimento), oppure entrambe per creare un range centrale attivo. Questo significa poter lavorare su un femorale allungato senza stress lombare, oppure limitare la chiusura per proteggere utenti sensibili, oppure creare un gesto didattico ultra controllato per principianti, donne post-parto, utenti over 60 o clienti in fase di ricondizionamento. Per il club questa versatilità è un moltiplicatore di valore. Con una sola macchina è possibile strutturare programmi diversi: femorale & glutei per estetica, prevenzione per runner, lavoro tecnico per PT clinic, percorsi correttivi post-infortunio, protocolli per persone rigide o insicure nel lower body. Ogni variante del ROM diventa un servizio aggiuntivo vendibile, un motivo in più per fidelizzare e per raccontare al cliente la totale personalizzazione del lavoro.
Oggi i percorsi dedicati ai glutei e alla catena posteriore sono il cuore commerciale del fitness femminile e dei programmi estetici avanzati. Tuttavia, molte palestre si concentrano solo su hip thrust, stacchi e macchine glutei, ignorando il ruolo fondamentale del femorale nella forma della gamba, nella stabilità del bacino e nella resa estetica del gluteo da dietro. La Sitting Leg Curl restituisce al femorale il ruolo che merita. La seduta stabile impedisce di “barare”, la leva lunga permette di percepire immediatamente la contrazione profonda, e il ROM regolabile consente di scegliere se lavorare sul tratto allungato, su un range centrale estetico, o su una chiusura controllata. Questo la rende perfetta come attrezzatura chiave all’interno di un corner glutei & posterior chain. Una cliente che entra in un club e trova un hip thrust, una glute machine e una Sitting Leg Curl progettata con questa precisione percepisce immediatamente un messaggio chiaro: questa palestra ha una metodologia. Una Sitting Leg Curl usata nel modo corretto contribuisce a risultati più rapidi in tono, definizione e forma posteriore della coscia. E quando una cliente vede la differenza nel proprio corpo, rinnova, compra programmi aggiuntivi, parla bene del club, invia altre persone. Meno marketing, più biomeccanica: questo è ciò che genera reale fidelizzazione.
Le boutique gym non vendono “attrezzature”, vendono identità. Una persona entra, guarda le macchine e capisce immediatamente se è in una palestra qualsiasi o in un ambiente costruito con criterio. Nel segmento premium, gli utenti cercano precisione, sicurezza, sensazioni muscolari immediate, cura del dettaglio e percezione di personalizzazione. Una Leg Curl standard, anche se verniciata bene, non comunica tutto questo. La Sitting Leg Curl sì. Lo fa già alla prima ripetizione: la persona sente che il movimento è diverso, più controllato, più profondo, più tecnico ma allo stesso tempo facile da gestire. Lo schienale la mantiene stabile, i femorali lavorano subito e senza fastidio al ginocchio o alla schiena, e la fluidità della curva TECA comunica un livello di qualità che chiunque percepisce anche senza essere esperto. Per l’imprenditore questo è un vantaggio commerciale enorme. Una macchina così diventa parte del tour vendita: si mostra, si fa provare, si racconta come il ROM si adatta alla persona, come la seduta blocca i compensi, come la traiettoria rispetta davvero la biomeccanica. Quando il cliente capisce che non è un attrezzo preso da catalogo, ma uno strumento scelto con criterio, è più disposto a spendere, a fidarsi, a restare. In un segmento competitivo, un attrezzo come la SP210 diventa un marcatore identitario: definisce il livello tecnico di tutto il club.

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Non restare seduto a guardare