Macchina ideale per rafforzare i muscoli addominali e i flessori dell’anca, offre due possibilità di isolamento. Usando come ferma piedi i rulli anteriori simuliamo un piegamento crunch che interessa la parte superiore dell’addome, mentre usando i rulli posteriori il lavoro muscolare si concentra sulla parte addominale.
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Le macchine costruite per allenare i retti dell’addome non sempre consentono un movimento di chiusura adeguato e fisiologico e quindi completo per la tonificazione muscolare e lo sviluppo di tale distretto muscolare. Coscienti di tale problema, i tecnici e gli esperti di biomeccanica della TECA, hanno studiato una macchina con caratteristiche particolari, che rende l’allenamento degli addominali del tutto simile al lavoro fisiologico che si realizza nel crunch a corpo libero, con la differenza che è possibile di volta in volta incrementare il carico e mantenere la tensione per tutto l’arco di movimento. L’altezza del seggiolino deve essere regolata in maniera tale da consentire un movimento di flessione del busto completo allineando la flessione di chi si allena al centro di rotazione della macchina. Se la regolazione del sedile è troppo alta, la flessione si sposta dal busto all’anca con scarsa partecipazione dei retti dell’addome. Se invece è bassa, si rischia di ridurre notevolmente d’ampiezza la flessione con una partecipazione dei retti più verosimilmente di tipo isometrico. Questo tipo di lavoro risulta produttivo nei casi di spondiloartrosi e di iniziale lombalgia da carico. Ovviamente, essendo dotata di R.O.M., si consiglia in questi casi di regolare adeguatamente il dispositivo, per ridurre d’ampiezza la flessione del busto o per il lavoro isometrico. Mediante la regolazione del R.O.M., è possibile evitare durante il lavoro dei retti che i soggetti con rigidità vertebrale sottopongano allo stiramento eccessivo la muscolatura paravertebrale, con lo svantaggio delle successive contrazioni reattive ed aumento della rigidità. I soggetti con cifolordosi devono porre attenzione, soprattutto durante la fase eccentrica, a controllare il movimento di ritorno per far sì che le fibre laterali e posteriori degli obliqui esterni, in questi casi deboli ed eccessivamente allungate, agiscano in sinergia con i retti dell’addome e si rinforzino. Macchina di grande utilità dotata di due rulli poggiapiedi, di un rullo d’appoggio per la regione lombare ed uno per il collo e di due impugnature per le mani. Rifinita nei particolari, abbina al gusto estetico estrema funzionalità e spazio d’ingombro ridotto.