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TECA Science è la sezione che raccoglie articoli su studi e ricerche dal mondo scientifico alla base delle innovazioni di metodologie, attrezzature e dispositivi per il training messi a punto dal laboratorio di Ricerca e Sviluppo TECA

Aprire uno studio PT: consigli, costi e attrezzi indispensabili

🕛 6 min

Lavori come personal trainer ma ti piacerebbe metterti in proprio e svolgere l’attività in maniera più professionale? Se la risposta è sì, aprire uno studio PT è la scelta migliore per costruirti un futuro solido nel mondo del fitness.

Per capire da dove iniziare, quali sono i requisiti normativi, i costi, come attrezzare il tuo studio e come collocarti sul mercato con una proposta di servizi esclusiva, continua a leggere i consigli che TECA Fitness ha preparato per te.

Cos’è uno studio PT? La domanda nasce spontanea e la risposta è alquanto complessa. Ecco perché.

Per quanto la parola studio PT possa indurti a immaginare una palestra in miniatura, non è affatto così. Lo studio PT è uno spazio professionale privato dove offrire un servizio esclusivo e molto personalizzato per allenare privatamente le persone, one to one oppure a piccoli gruppi.

Cosa differenzia uno studio professionale di personal training da una palestra?

In primis, il codice ateco di riferimento della categoria professionale. Lascia che ti spieghi meglio. Mentre le palestre organizzano la propria attività sotto forma di impresa, con le persone che si allenano in autonomia, uno studio PT è uno spazio professionale dove il personal trainer segue un numero ridotto di persone. Il personal trainer, in questo caso, svolge la funzione di lavoratore autonomo e vende lezioni private e/o consulenze in ambito di benessere psico-fisico.

Se, per quanto riguarda gli attrezzi, lo studio PT può essere allestito come una palestra in miniatura, c’è un’enorme differenza tra queste due tipologie di attività. Nello studio PT le attrezzature svolgono un ruolo di secondaria importanza poiché al primo posto è occupato dalla prestazione personale del trainer.

In altre parole, tra cliente e pt si istaura un contratto di fiducia, con il cliente che paga una quota maggiore rispetto a un classico abbonamento in palestra per avere in cambio consigli altamente personalizzati che presuppongono l’opera intellettuale del personal trainer.

Secondo le normative vigenti (art. 2238 C.C.), il pt, in pratica, non è un imprenditore (persona che esercita professionalmente un’attività economica organizzata ai fini della produzione e dello scambio di ben i o servizi) ma un professionista (chi esercita professionalmente un’attività intellettuale). Ovviamente, le condizioni possono cambiare: qualora l’attività svolta dal pt dovesse diventare un’attività organizzata, come per esempio quella della palestra, il professionista diventa imprenditore e dovrà adeguare la sua struttura in base ai requisiti richiesti dalla legge.

Per fare un esempio pratico, essere imprenditore in ambito fitness significa soddisfare requisiti catastali, richiedere autorizzazioni Asl e avere obblighi di natura fiscale (tasse) differenti rispetto a quanto richiesto al titolare di uno studio professionale. Per scoprire di più, devi assolutamente continuare a leggere.

Vantaggi di aprire uno studio PT rispetto alla palestra

Di certo, rispetto alla palestra tradizionale che raccoglie un target perlopiù variegato, lo studio PT si affaccia sul mercato con una proposta di servizi “su misura” per una fascia di popolazione ben precisa.

Sono proprio le normative in atto a definire la missione di uno studio PT: il personal trainer si organizza in proprio come lavoratore autonomo per seguire i clienti con lezioni individualizzate e un approccio di qualità a scapito della quantità (il numero di persone seguite).

Che siano donne che vogliono dimagrire, persone molto impegnate che devono ottimizzare il proprio tempo o semplicemente utenti che vogliono rimettersi in forma, per fare alcuni esempi, la missione dello studio PT è offrire un servizio cucito sui bisogni dei clienti e che li aiuterà a centrare in pieno i loro obiettivi di fitness, salute e/o benessere.

Nello studio PT, a fare la differenza saranno indubbiamente il servizio su misura e l’attenzione verso la persona. La qualità del servizio di uno studio PT può garantire risultati straordinari ai propri clienti, a differenza delle palestre e dei centri fitness dove l’attenzione si sposta da singolo cliente ai grandi numeri. Più utenti, più incassi, insomma.

Tuttavia, la qualità del servizio non è l’unico vantaggio che puoi ottenere qualora tu decida di aprire uno studio professionale. Ci sono anche dei vantaggi economici importanti, in particolare:

  • meno spese (affitti, attrezzi, tasse e altri obblighi fiscali)
  • più incassi grazie alla specializzazione dei servizi.

Modelli di business per lo studio PT

Ci sono diversi modelli di business che puoi realizzare nello studio PT e ognuno di loro ti permette di posizionarti sul mercato su una fascia di prezzo più alto rispetto ai servizi della palestra tradizionale. Lo studio professionale di personal training, infatti, può offrire:

  • training uno a uno (1 to 1 training)
  • training per piccoli gruppi (small group training)
  • servizi specialistici in collaborazione con altri professionisti (nutrizionista, fisioterapista, massaggiatore, massoterapista ecc.) grazie ai quali puoi avere una percentuale degli incassi.

Quale modello business scegliere? Se non sai da dove iniziare, non temere. Con una consulenza personalizzata TECA, business partner di centinaia di palestre e studi PT, potrai:

  • partire con il piede giusto in questa avventura commerciale
  • far crescere il fatturato della tua attività
  • evitare sperperi inutili di tempo, risorse ed energie.

In altre parole, sarai in grado di acquisire più clienti, fidelizzarli a lungo e vendere ai giusti prezzi poiché il valore del tuo servizio sarà riconosciuto a prima vista come sola e unica scelta.

Ma prima ancora di parlare di modelli business, è importante scoprire cosa occorre per aprire uno studio PT. Scopriamolo insieme.

Come aprire uno studio PT: costi e procedure

Ecco i passi da seguire:

  1. Individuare la struttura

Le attività professionali, come lo studio PT, devono essere svolte in un locale accatastato come A/10 (ufficio), anche se è possibile utilizzare anche una porzione non prevalente di immobile ad uso abitativo, con i requisiti generali di tipo igienico-sanitario, urbanistici e di agibilità. Non trattandosi di attività di impresa o di professione sanitaria (come quella del fisioterapista, per esempio) non è necessaria l’autorizzazione dell’Asl.

Tuttavia, prima di aprire l’attività, sarebbe opportuno consultare l’ufficio urbanistica del comune e l’Asl di competenza per acquisire tutte le informazioni anche in merito ai requisiti igienico sanitari.

Per quanto riguarda l’ampiezza dei locali, uno spazio di 100 mq può essere sufficiente per creare uno studio d’élite.

  • Individuare il regime fiscale di appartenenza

Pur trattandosi di professionisti, l’attività di personal trainer non comporta iscrizioni a particolari albi professionali. Potrai aprire il tuo studio PT con il codice ateco 93.19.99 (“Altre attività sportive nca”) che include le attività professionali svolte da operatori sportivi indipendenti. Dopo aver individuato il più idoneo regime fiscale di appartenenza, occorrerà dischiarare l’inizio dell’attività nei trenta giorni successivi all’Agenzia delle entrate.

  • L’apertura della posizione contributiva

La tipologia di clienti che seguirai nel tuo studio PT andrà a determinare la gestione previdenziale a cui occorre iscriversi. Se si tratta di sportivi, l’ente è Ex-Enpals, mentre per clienti che vogliono solo migliorare il proprio benessere psico-fisico, bisogna fare l’iscrizione alla gestione separata INPS.

Per quanto riguarda invece gli obblighi fiscali, le prestazioni di servizi in uno studio PT sono soggette all’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), sull’imponibile derivante dalle operazioni di vendita. L’aliquota è quella ordinaria, pari al 22%. Alcuni soggetti sono esenti (per esempio chi sceglie il regime forfettario. In questo caso l’aliquota si differenzia in base alla fascia di reddito).

 Riassumendo, i principali costi che uno studio PT deve sostenere:

  • Apertura partita IVA.
  • Fitti locali ed eventuali spese di ristrutturazione.
  • IVA al 22% oppure aliquota di riferimento in base al regime forfettario.
  • Attrezzi.

Ci sono altre cose importanti da sapere. In primis, rispetto alla palestra, i clienti dello studio PT non sono obbligati a presentare un certificato medico di idoneità sportiva. Non è prescritta nemmeno la dotazione di un defibrillatore, d’obbligo invece nelle società sportive.

Per quanto l’iter di apertura sia abbastanza semplice, ti consiglio di esaminare con attenzione le normative locali poiché alcune regioni possono prescrivere alcuni requisiti obbligatori per le strutture nelle quali si svolge attività motoria, come per esempio la presenza di almeno un istruttore responsabile in possesso di diploma ISEF, laurea in scienze motorie oppure titolo estero equipollente e legalmente riconosciuto in Italia. Oppure richiedere altre autorizzazioni rispetto alle normative nazionali.

Attrezzi indispensabili per uno studio PT

Prima di elencare gli attrezzi che non possono assolutamente mancare in uno studio PT di élite, è doveroso fare una premessa. Le attrezzature dello studio PT dovranno essere scelte in modo da lasciare più spazio di movimento al cliente che deve acquisire consapevolezza del suo corpo grazie al training.

Come accennato in precedenza, nulla ti vieta di allestire lo studio PT come una palestra in miniatura. Tuttavia, gli attrezzi devono essere funzionali alla missione stessa dello studio professionale, ossia migliorare il benessere psico-fisico del cliente in maniera facile, veloce e mirata.

A tal proposito, potresti puntare su sistemi esclusivi come le macchine per la forza globale in Stand Up e Multiplanar di TECA, sistemi avanzati e ultra versatili che hanno il grande vantaggio di allenare le persone in piedi.

Le attrezzature Stand Up e Multiplanar agevolano il lavoro del personal trainer poiché gli attrezzi in stazione eretta:

 – sono di facile utilizzo

– replicano i più importanti movimenti della vita quotidiana

 – aiutano a migliorare gli schemi motori e la postura

 – preservano la salute della colonna

 – promuovono il recupero funzionale

 – permettono di lavorare su diversi obiettivi fitness dei tuoi clienti nella stessa seduta, ottimizzando, dunque, il loro tempo.

Sistemi come Stand Up e Multiplanar che permettono di migliorare diversi parametri fitness contemporaneamente, garantiranno di conseguenza anche i risultati dei tuoi clienti saranno molto più veloci. Con TECA, dunque, hai la certezza di offrire un servizio esclusivo, di qualità, e chi ti consentirà di distinguerti davvero dai tuoi competitor.

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